
20.06.2022. Una persona (ad esempio un lavoratore frontaliero) rimane soggetta alla legislazione svizzera in materia di sicurezza sociale, anche se svolge la sua attività sotto forma di telelavoro nel suo Stato di residenza. Secondo questa prassi, la competenza in materia di sicurezza sociale rimane quindi invariata, indipendentemente dalla misura in cui l’attività viene svolta nello Stato di residenza (UE/EFTA). Questo regime speciale doveva terminare alla fine di giugno 2022.
Poiché il
telelavoro si è nel frattempo diffuso in tutta Europa, il coordinamento dei
sistemi nazionali di sicurezza sociale dovrà tenere conto anche in futuro di
questo fenomeno.
Il 14 giugno
2022 i membri della Commissione amministrativa dell'UE per il coordinamento dei
sistemi nazionali di sicurezza sociale hanno quindi deciso di prolungare
questa applicazione flessibile delle regole di assoggettamento per una fase
transitoria fino al 31 dicembre 2022.
Inoltre, a
partire dal 1° gennaio 2023, le regole di assoggettamento dovrebbero essere
adeguate o interpretate in modo tale che una certa misura di telelavoro possa
essere svolta nello Stato di residenza senza modificare la competenza in
materia di sicurezza sociale.
L'attuazione
concreta sarà preparata nei prossimi mesi a livello europeo e tra la Svizzera e
gli Stati limitrofi.
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